La via per un futuro sostenibile con l’HVO
Inhaltsverzeichnis
Das Wichtigste in Kürze
- Eine schnelle Ausweitung des Ladeinfrastrukturnetzes ist erforderlich, da immer mehr E-Lkw zum Einsatz kommen.
- Milence entwickelt in Partnerschaft mit UTA Edenred ein spezialisiertes Netzwerk von Schnellladestationen für schwere Fahrzeuge in Europa.
- Verschiedene Arten von Schnellladestationen (bis zu 400 kW) sind notwendig, um die Ladezeiten zu verkürzen und die Einsatzbereitschaft von Elektro-Lkw-Flotten zu verbessern.
L’olio vegetale idrotrattato (Hydrotreated Vegetable Oil, HVO) sta rivoluzionando il settore dei trasporti e rappresenta un cambiamento significativo verso soluzioni di carburanti più sostenibili ed ecologiche. Alternativa ecologica al diesel, l’HVO si distingue per la sua capacità di ridurre le emissioni pur mantenendo la compatibilità con i motori diesel esistenti.
Questo articolo illustra i vantaggi e le sfide dell’HVO, le sue prestazioni, il suo impatto ambientale e le più ampie implicazioni connesse al suo impiego in Europa.
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- Thema 1
- Thema 2
- Thema 3
- Thema 4
Che cosa sono l’HVO e l’HVO100?
L’HVO è un carburante diesel rinnovabile prodotto dall’idrogenazione e dall’idrocracking di vari grassi e oli vegetali. Alcune fonti possono comprendere olio di colza, oli di cottura esausti e grassi animali. Il biodiesel è chiamato HVO100 nella sua forma pura, piuttosto che come miscela di HVO e diesel. È privo di zolfo, ossigeno e idrocarburi aromatici, ed è un’alternativa sostenibile ed ecologica al diesel fossile. Presenta un maggior potere calorifico per kg rispetto al diesel fossile. Il processo di produzione dell’HVO include l’idrogenazione di grassi od oli, attraverso cui si aggiunge idrogeno per rompere i doppi legami, seguita dall’idrodeossigenazione e/o dalla decarbossilazione per rimuovere l’ossigeno dal materiale di base, producendo così idrocarburi paraffinici che soddisfano norme specifiche sui combustibili. Questo processo produttivo avanzato permette di creare un carburante con proprietà simili a quelle del diesel fossile, rendendolo così compatibile con i motori moderni senza alcuna esigenza di modifica, poiché tutti i motori Euro 6 e la maggior parte dei motori Euro 5 possono utilizzarlo (anche se è sempre meglio chiedere conferma al produttore).
Puoi trovare l'HVO presso le stazioni di rifornimento nella categoria "XTL", dove "X" sta per la fonte originale variabile di energia, e "TL" sta per "to liquid" (verso il liquido). Questa etichetta è utilizzata per tutti i carburanti sintetici, inclusi GTL (Gas-to-Liquid), BTL (Biomass-to-Liquid), CTL (Coal-to-Liquid) e HVO. L'etichetta XTL aiuta i consumatori a identificare il tipo di carburante rinnovabile disponibile, garantendo chiarezza, indipendentemente dalla fonte del carburante, che provenga da biomassa, gas naturale, carbone o, nel caso dell'HVO, da grassi e oli idroprocessati.
Minore impatto ambientale ed emissioni allo scarico ridotte con l’HVO
Il diesel HVO100 è noto per ridurre significativamente le emissioni di gas serra, fino al 90% durante il suo ciclo di vita rispetto al diesel standard. Riduce inoltre le emissioni di altre sostanze e materiali grezzi, come monossido di carbonio, ossidi d’azoto e polveri sottili, cosa che lo rende un’alternativa molto più pulita in termini di impatto sulla qualità dell’aria.
90% in meno di CO2 | 24% in meno di CO | 9% in meno di NOx | 33% in meno di polveri sottili | 30% in meno di idrocarburi |
Vantaggi dell’HVO100 per i gestori di flotte
L’HVO non è solo un sostituto diretto ecologico del diesel standard, integrandosi perfettamente nei motori diesel e migliorando la mobilità sostenibile, ma offre anche una serie di vantaggi aggiuntivi che promuovono la sostenibilità ambientale e l’efficienza operativa.
- Numero di cetano elevato
Con un numero di cetano compreso tra 70 e 90, l’HVO offre una qualità di accensione superiore rispetto al diesel fossile, che solitamente varia da 50 a 65. Questo numero di cetano più elevato migliora l’efficienza di combustione, portando a un funzionamento più fluido del motore e a una riduzione del rumore prodotto. - Privo di zolfo e composti aromatici
L’HVO non contiene zolfo né composti aromatici, che sono presenti in grandi quantità nei carburanti fossili tradizionali, cosa che lo rende un’opzione più pulita in termini di combustione e aiuta al contempo a ridurre le emissioni di anidride solforosa e altre sostanze nocive che contribuiscono all’inquinamento dell’aria e alle piogge acide.
gas serra, fino al 90% durante il suo ciclo di vita rispetto al diesel standard.
- Buone proprietà di avviamento a freddo
L’HVO mantiene ottime prestazioni anche con le basse temperature, caratteristica fondamentale per i veicoli che operano nei climi più freddi. A differenza di alcuni biocarburanti che possono gelificare o dentro cui si possono formare cristalli di cera in condizioni di basse temperature, l’HVO continua a fluire liberamente, assicurando un avvio e un’operazione del motore affidabili. - Compatibilità con i motori diesel
L’HVO può essere utilizzato nei motori diesel senza bisogno di modifiche. Questa compatibilità con l’infrastruttura e le flotte di veicoli esistenti lo rende un’opzione interessante per l’immediata adozione, riducendo la necessità di costose revisioni dei motori o di acquisti di nuovi veicoli. - Rinnovabilità
Prodotto da risorse rinnovabili come oli vegetali, oli di cottura esausti e grassi animali, l’HVO è un’opzione di carburante sostenibile. Inoltre, la sua produzione da scarti e residui aggiunge un elemento di riduzione dei rifiuti ed efficienza energetica alle sue credenziali ambientali. - Versatilità
L’HVO può essere utilizzato nella sua forma pura (HVO100) oppure mescolato con il diesel standard in proporzioni diverse, come HVO25, HVO33 o HVO50. Questa versatilità ne consente l’uso flessibile per varie esigenze e in diversi ambienti normativi, rendendo più agevole la transizione dai carburanti fossili. - Implementazione facile
Molti siti stanno sostituendo le pompe diesel premium con le pompe HVO100, eliminando l’esigenza di una nuova infrastruttura presso i distributori. - Maggiore conservabilità e stabilità allo stoccaggio
Rispetto al biodiesel normale, noto anche come FAME (estere metilico degli acidi grassi), l’HVO dimostra una maggiore stabilità allo stoccaggio, che può evitare problemi quali l’ossidazione e la formazione di sedimenti nel tempo. Questo lo rende una scelta più affidabile per la conservazione a lungo termine e l’uso in varie catene di fornitura di carburante.
…e quali sono le sfide dell’HVO nel settore della mobilità?
Anche se l’olio vegetale idrotrattato (HVO) offre vantaggi ambientali e operativi significativi, non è privo di sfide, soprattutto in termini di costi e approvazioni normative. La produzione di HVO solitamente è più dispendiosa rispetto a quella del diesel fossile o perfino di altri biocarburanti come i FAME (esteri metilici degli acidi grassi). Questo costo più elevato è in gran parte dovuto alla complessa lavorazione necessaria, inclusi l’idrogenazione e l’idrocracking di grassi e oli, che comportano anche un importante investimento di capitali nelle strutture di lavorazione. Inoltre, il prezzo dell’HVO100 può essere volatile, poiché dipende dalla disponibilità e dal costo delle materie prime che sono soggetti a fluttuazioni nel mercato agricolo mondiale.
Dal punto di vista normativo, l’HVO deve soddisfare rigorose certificazioni per ricevere l’approvazione all’uso nei vari mercati. Ogni Paese o regione può avere certificazioni specifiche che dettano i rapporti di miscelazione e disciplinano l’uso di diesel rinnovabili come l’HVO, rendendo necessari processi di verifica completi per garantire la conformità. Questo può ritardare l’ingresso sul mercato e fare lievitare i costi, complicandone ulteriormente l’adozione come carburante alternativo sostenibile. Tuttavia, il fatto che l’HVO sia esente dal costo di CO2 aumenta la preferenza per il biodiesel.
Orizzonti in espansione: Crescita del mercato dell’HVO in Europa
L’HVO ha visto un’adozione considerevole in vari mercati europei, ciascuno con i suoi sviluppi unici.
- In Finlandia, il viaggio è iniziato con l’apertura della prima raffineria di Neste nel 2007, che ha posizionato il Paese come pioniere nella produzione di HVO.
- La Svezia ha seguito l’esempio, sfruttando le proprie risorse nazionali come il tallolio per migliorare le proprie capacità rispetto all’HVO, e oggi è riconosciuta per il suo uso innovativo del diesel rinnovabile.
- Anche il Regno Unito ha partecipato attivamente al mercato dell’HVO, concentrandosi sulla riduzione delle emissioni dei trasporti attraverso un maggiore utilizzo dell’HVO.
- Dalla primavera 2024, il diesel paraffinico HVO può essere venduto presso i distributori di benzina in Germania.
- In Spagna, Repsol ha investito nella propria raffineria nel sud del Paese e dispone già di 300 distributori di HVO.
- In Italia, Eni sta promuovendo l’HVO ampiamente, la maggior parte del mercato viene rifornito dalle sue due raffinerie e il prezzo del prodotto è inferiore a quello del diesel fossile.
Mappa generale: stazioni di HVO 100 in Europa
Paese | Stazioni |
Belgio | {$HVO 100 Stations BEL} |
Paesi Bassi | {$HVO 100 Stations NDL} |
Germania | {$HVO 100 Stations DEU} |
Finlandia | {$HVO 100 Stations FIN} |
Svezia | {$HVO 100 Stations SWE} |
Norvegia | {$HVO 100 Stations NOR} |
Danimarca | {$HVO 100 Stations DNK} |
Repubblica Ceca | {$HVO 100 Stations CZE} |
Spagna | {$HVO 100 Stations ESP} |
Irlanda | {$HVO 100 Stations IRL} |
Italia | {$HVO 100 Stations ITA} |
Austria | {$HVO 100 Stations AUT} |
Lettonia | {$HVO 100 Stations LVA} |
Lituania | {$HVO 100 Stations LTU} |
Estonia | {$HVO 100 Stations EST} |
Totale | {$HVO 100 Stations Total} |
La rete UTA di HVO
La rete UTA di HVO si sta espandendo in tutta l’Europa, in modo da fornire un’infrastruttura solida per il carburante HVO. La rete offre una vasta gamma di opzioni di carburanti green dai principali fornitori, come il carburante HVO100 da Neste, Tamoil, Repsol e Circle K, soddisfacendo i requisiti dei parchi veicoli e gli obiettivi di sostenibilità diversificati. Questa espansione comprende le imminenti aggiunte in Spagna, Paesi Bassi e Italia, sottolineando l’impegno di UTA Edenred nella promozione di soluzioni di trasporto ecologiche nel continente.